Visita il sito del Produttore - Le nostre proposte Cà del Baio
Da quattro generazioni l’azienda Ca’ del Baio è un affare di famiglia, come è tradizione nelle Langhe. Di padre in figlio i Grasso hanno custodito i loro vigneti, quasi un corpo unico che circonda la cascina, integrati nel tempo con matrimoni e acquisizioni.
Oggi sono Giulio e Luciana, insieme alle figlie Paola, Valentina e Federica, a gestire con passione e competenza i diversi settori aziendali, dalla cura agronomica alla vinificazione delle uve, dall’accoglienza in cantina alla commercializzazione dei vini.Semplicità, senso del sacrificio e attaccamento alla propria terra costituiscono per la famiglia Grasso i presupposti indispensabili di garanzia qualitativa nei vini.
Oggi l’azienda Ca’ del Baio può contare su 25 ettari di proprietà vitata, divisi tra Barbaresco e Treiso, paesi compresi entrambi nella zona di produzione del Barbaresco.
Per creare i suoi vini, tutti ottenuti da uve proprie, dispone di un ventaglio di vitigni di grande valore, alcuni tipici di territorio, altri di origine internazionale: tra i bianchi Moscato, Chardonnay e Riesling, tra i neri Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Quasi tutti i vini provengono da monovitigno.
I filari più prestigiosi in produzione, quelli dei Nebbioli da Barbaresco, hanno età d’impianto variabile tra i 25 e i 40 anni e costituiscono i cru aziendali di Asili e Pora (comune di Barbaresco) e Vallegrande e Marcarini (comune di Treiso).
Nel tempo l’azienda Ca’ del Baio ha assunto una posizione di assoluto rilievo nello scenario del Barbaresco, uno dei vini rossi italiani più apprezzati e prestigiosi, che l’ha portata a competere sui mercati internazionali, in Europa e nel mondo.
Il centro aziendale di Ca’ del Baio è localizzato nel Comune di Treiso, ma in posizione limitrofa con quello di Barbaresco e non lontano dal confine del paese di Neive.
Numerosi vigneti sono localizzati in prossimità del centro aziendale, in particolare fanno capo alle Menzioni Geografiche Aggiuntive Vallegrande e Marcarini. Altri invece sono ubicati nel paese di Barbaresco, in due Menzioni Geografiche Aggiuntive, Asili e Pora.
Per quanto concerne le caratteristiche pedologiche, la quota relativa al paese di Barbaresco è riconducibile evidentemente alle Marne di Sant’Agata Fossili (Tortoniano), ovvero marne bluastre calcaree piuttosto compatte.
Anche la quota facente capo al comune di Treiso presenta terreni molto simili, dal momento che le due Menzioni dove si collocano i vigneti di Ca’ del Baio sono in stretta prossimità con il territorio di Barbaresco e quindi in condizioni pedologiche pressoché analoghe.
Pertanto, anche per la quota del paese di Treiso possiamo riferirci a marne bluastre calcaree compatte sullo stile delle Marne di Sant’Agata Fossili (Tortoniano).
Il nostro primo impegno, nel cercare un modello produttivo adatto alle colline delle Langhe, è stato decidere di lavorare le nostre terre con attenzione alla salute dei consumatori, ma anche a quella di tutti noi che operiamo in prima persona in campagna e in cantina.
Per questo ci siamo dati un modello tutto nostro, collaudato dalla lunga esperienza nelle vinificazioni e dalla particolare conoscenza delle nostre vigne.
La prossimità dei vigneti al centro aziendale ci consente di velocizzare i lavori nei filari, risparmiare acqua e inquinare meno. Da tempo abbiamo abolito i concimi chimici e i diserbanti di sintesi, applicando regolarmente il sovescio tra i filari, secondo l’antica tradizione locale.
Mettiamo ogni cura per garantire uno sviluppo vegetativo equilibrato ad ogni pianta, lavorando con particolare attenzione nella fase di potatura, adeguandola alle attitudini di ciascun vitigno.
In cantina preferiamo utilizzare lieviti autoctoni nelle fermentazioni, per favorire l’espressione autentica di ogni vino e limitiamo l’impiego di anidride solforosa al minimo indispensabile per garantire alle nostre bottiglie il corretto percorso di longevità.
La nostra azienda rispetta il disciplinare The Green Experience per praticare una viticultura green, ripensata e sostenibile.
The Green Experience nasce sulle colline patrimonio dell’Unesco per conservare le risorse naturali del suolo e la biodiversità, per valorizzare la distintività dei metodi di produzione piemontesi, e per prendersi cura del paesaggio di Langhe, Roero e Monferrato.
Grazie a soluzioni agronomiche innovative ed ecosostenibili – come la diffusione di insetti pronubi e di essenze erbacee e floreali e la collocazione di nidi per gli uccelli funzionali alla coltura – i produttori che aderiscono a The Green Experience si prendono cura sia del proprio vigneto che del paesaggio vitivinicolo Unesco e dell’ambiente naturale.
Sono dieci le regole alla base di The Green Experience : soluzioni ecosostenibili, riduzione nell’uso di prodotti chimici a favore di soluzioni agronomiche e naturali.
10 regole